Dal post che Salvini ha pubblicato il 16 maggio 2019 (1), traspare tutto il suo sgomento davanti alla scoperta che l’Italia è un paese umano, civile, democratico, pensante e coraggioso, impermeabile ai suoi slogan (vacui quanto inutilmente violenti). E quel post dice che ora lui ha paura: paura di perdere.
La sindrome da accerchiamento (“la lega è sotto attacco”) e l’evocazione di fantomatici nemici (“vogliono [ma chi??? – NdR] impedire la nostra vittoria“) sono l’ultima spiaggia di chi ha paura di perdere, di chi ha capito che -dopo la sbornia del potere occupato con appena il 17% dei voti- i cittadini e gli elettori non lo seguono nella sua “politica della paura” del “noi” contro “loro”, nella sua deriva discriminatoria, xenofoba, omofoba, razzista, autoritaria e reazionaria; né cadono nei suoi capziosi giochi di prestigio (la flat tax, infatti, conviene solo ai ricchi); e nemmeno credono ai suoi ipocriti richiami alla religione cattolica (di cui, nella sua politica, non si trova traccia). Le “folle” adoranti Salvini le trova solo nei paesini e le “mostra”, a mo’ di trofeo, solo nel campo stretto dei fotogrammi di Instagram.
Salvini, sì, sei circondato: da milioni di persone che non condividono i tuoi disvalori, da milioni di persone che credono nella fatica quotidiana del dialogo, della conoscenza, del coraggio, della fratellanza, dell’uguaglianza. Milioni di persone che non hanno paura gli uni degli altri, ma affrontano insieme i problemi -quotidiani ed esistenziali- dell’individuo, della comunità e della società, cercando, con pazienza e tenacia, soluzioni e punti di incontro.
Salvini sei una meteora, ma non preoccuparti: un palcoscenico, un pubblico potrai sempre trovarlo, magari a “Ballando con le stelle”…
(1) Nel post su Instagram, Salvini ha scritto: “La Lega è sotto attacco. Vogliono impedire la nostra vittoria con ogni mezzo! Per questo, esserci sabato a Milano è fondamentale. Chi tace è complice. Scriviamo la Storia insieme”.
Categorie:Politica e Società
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